Montesegale, un posto in Italia
a metà strada tra il Polo Nord e l’Equatore
Siamo nel comprensorio di Varzi, nell’alto Oltrepò Pavese, Lombardia. Il comune di Montesegale, costituito da numerosi piccoli centri compresi tra i 224 e i 560 m., è legato alla storia del suo castello, eretto nell’XI secolo e completato dai conti Gambarana. Una fortezza che, nel 1322, ospitava duecento cavalieri e quattrocento fanti, a testimonianza della sua importanza strategica.
Il castello domina la valle del torrente Ardivestra, offrendo un panorama di colline verdissime, vigne e coltivazioni. L’economia di Montesegale è radicata nella tradizione agricola e ancora oggi vi si producono foraggi, frumento, granoturco, frutta, vini, salumi e miele. La segale, che un tempo colorava i campi, è richiamata nel nome del paese, a testimonianza di un’antica pratica agricola.
Proprio in quest’area la norcineria affonda le sue radici nel regno dei Longobardi.
La tradizione della lavorazione delle carni di maiale fu perfezionata nei secoli, nei monasteri e nelle abbazie del luogo a partire dal XII secolo. Nel XIII secolo i Marchesi Malaspina presentavano ai loro ospiti il salame di Varzi come una pietanza prelibata e unica.